Il monachesimo come principio generativo della società.
Montecassino: 15 secoli di storia
Montecassino è noto ai più come il luogo della memoria per il suo ripetuto morire e rinascere dalle radici.
"Succisa virescit" (stroncata riprende vigore) è il suo motto, esprimendo il senso dell'umana vitalità in tutte
le sue componenti fisiche e spirituali. Dopo il bombardamento del 1944 e la ricostruzione sancita dalla consacrazione
di Paolo VIº nel 1964, sono stati completati i primi stralci della decorazione pittorica da Pietro Annigoni con la cupola
e la controfacciata della Basilica (1978-1982) e dal suo allievo Romano Stefanelli con la volta del coro (1984) oltre
alla successiva decorazione delle cappelle laterali di Pistolesi, Long etc.
Sono passati 20 anni e, appena 40 giorni fa, sono stati inaugurati i primi 4 affreschi di Sergio Favotto che segnano
la ripresa della decorazione incompiuta. Essi sono stati collocati sotto la cupola di Annigoni e sopra i monumenti marmorei
del Sangallo e ricordano le 4 consacrazioni della Basilica (752-1071-1727-1964) dopo altrettante violente distruzioni,
segnando la partenza di un ciclo che comprenderà l'intera volta (35,00x15,70 metri) con le sue 51 occhiaie vuote,
oltre alle navate e alle cupolette delle cappelle laterali...
La Mostra dell'Abbazia di Rosazzo propone una parziale rassegna degli studi e dei bozzetti che costituiscono il lavoro preliminare
di quest'opera monumentale, dopo la mostra di 112 pezzi esposti a Villa Benzi-Zecchini di Caerano di S.Marco (Tv) e quella di Cassino.
La diffusione del monachesimo benedettino in Europa è avvenuta proprio in seguito alle persecuzioni e alle distruzioni conseguenti
e l'Abbazia di Rosazzo, come quella di Fulda in Germania, sono nate nel XIIº secolo proprio con Desiderio Abate che è stato il ricostruttore
di Montecassino dopo le incursioni saracene del XIº secolo. Con questo spirito Rosazzo vuol ricordare l'opera di diffusione della cultura
occidentale nell'Europa barbarica e la continuità ideale con l'antico Patriarcato di Aquileia.
La mostra presso l'Abbazia di Rosazzo, affiancata da una rassegna collaterale nella Galleria d'arte Artemisia di Pozzuolo del Friuli, gode
di un contorno culturale straordinario costituito da incontri, conferenze e concerti che racchiudono l'evento in una cornice di totale immersione
nell'Arte. L'Università di Udine ha dato lustro alle manifestazioni con un prologo di incontri prestigiosi conclusi il 30 marzo
presso l'Aula Magna di Udine.
In collaborazione con
Fondazione Abbazia di Rosazzo
Con il contributo e patrocinio
Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone
Abbazia di Rosazzo - 2 maggio 2004 dalle ore 9.00
ore 9.00 Saluti
Don Dino Pezzetta, Rettore dell'Abbazia di Rosazzo
Daniela Vidoni, Responsabile Regionale del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo
ore 9.30
Il monachesimo come principio generativo della società.
Emmanuele Morandi, Docente di Filosofia Politica allo Studio Filosofico Domenicano di Bologna e Sociologia Politica all'Università di Verona
ore 10.30 Pausa caffé
ore 11.00
Riforma benedettina oggi: un documento di Paolo VI e due testimonianze.
Giuseppe Bolis, Docente di Introduzione alla Teologia all'Universià Cattolica di Milano
Ore 12.30 Buffet
Ore 14.00 Visita della mostra di pittura
Un cielo nuovo per Montecassino.
del maestro Sergio Favotto che spiegherà con documentazione le quattro distruzioni e ricostruzioni dell'Abbazia di Montecassino
Ore 14.30
Il monachesimo in alcune esperienze attuali.
Mons. Nicolino Borgo
I Santi Cirillo e Metodio.
Testimonianza di un religioso sloveno
Ore 15.30 Pausa caffè
Ore 16.00
Monachesimo benedettino e cultura.
Giuseppe Fornasari, Docente di Storia medievale dell'Università di Trieste
Ore 17.00
Monachesimo benedettino e musica.
Concerto di musica medioevale con i cori Giovanni Battista Candotti di Codroipo e Schola Aquileiensis di Udine con direzione e commento dei brani del Maestro Claudio Zinutti