Luigi Sturzo nasce a Caltagirone il 26 novembre, quinto figlio, assieme alla gemella Emanuela, di Felice, barone di Altobrando, e di
Caterina Boscarelli.
1883
Comincia la sua formazione presso il seminario di Acireale.
1886
Si trasferisce, per motivi di salute, nel seminario di Noto.
1894
Il 19 maggio viene ordinato sacerdote, e inviato a Roma per continuare i suoi studi presso
l'Università Gregoriana.
1895
Il Sabato santo, durante la benedizione delle case in un quartiere popolare al centro di Roma, commosso
dalla grande miseria che vi regnava, inizia la sua svolta verso l'impegno sociale.
Torna a Caltagirone, e dopo aver preso i contatti con la letteratura sociale e le iniziative contemporanee,
fonda, nella parrocchia di S. Giorgio, il primo comitato parrocchiale e una sezione operaia.
1897
Fonda il giornale "La Croce di Costantino", organo ufficiale dei comitati interparrocchiali.
1898
Consegue la laurea all'Università Gregoriana e torna a Caltagirone, dove costituisce una federazione delle
casse rurali della diocesi.
1900
Periodo di maturazione del pensiero sturziano.
Cominciano le lezioni presso il seminario diocesano, e una produzione di articoli e conferenze circa la ricezione e
l'attuazione della "Rerum Novarum".
1904
Ottenuto il permesso della Santa Sede viene nominato Commissario prefettizio, e un anno dopo anche Pro-Sindaco della città, cariche che conserverà per quindici
anni fino al 1920.
1906
Pubblica "Sintesi sociali", dove raccoglie gli scritti giovanili e comincia una campagna per l'abolizione del "Non expedit".
1915
Già membro del consiglio provinciale di Catania, viene eletto vicepresidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani.
Inoltre viene chiamato da Benedetto XV come segretario della giunta direttiva d'Azione Cattolica.
1918
Preannuncia in un discorso a Milano la nascita di un nuovo partito, raduna un gruppo di amici per gettarne le basi.
Viene formata una Costituente per l'elaborazione del programma.
1919
Il 18 gennaio da una stanza dell'albergo di S. Chiara a Roma lancia l'appello "A tutti
gli uomini liberi e forti", con il quale viene fondato il Partito Popolare Italiano.
1920
A Bologna il 14 giugno viene celebrato il primo congresso.
Qui Sturzo ribadisce il carattere laico e aconfessionale del partito.
1923
Il 25 giugno appare sul "Corriere d'Italia" un articolo a firma di mons. Enrico Pucci nel quale si invita Sturzo a non creare difficoltà alla Santa Sede.
Il 20 luglio lascia la carica di segretario politico del partito.
1924
Il 25 ottobre, dopo aver subito minacce di morte, viene invitato, per precauzione, dal
Segretario di Stato, card. Pietro Gasparri, a lasciare l'Italia.
1924-1946
Periodo dell'esilio che lo porterà da Parigi a Londra e infine negli Stati Uniti.
1935
A Londra pubblica "La società sua natura e leggi" per precisare le leggi
sociologiche naturali "di una società umana, ch'è stata chiamata a un fine soprannaturale".
1938-1939
Pubblica "Politica e morale", e il saggio "Chiesa e Stato" nel quale studia da un
punto di vista storico "il rapporto fra la società a fini terreni e quella a fini
soprannaturali".
1940
Il 22 settembre lascia Londra a causa di disagi provocati dai bombardamenti.
Giunge a New York il 3 ottobre.
Inizia il periodo dell'esilio americano, nel corso del quale Sturzo si dedica a una intensa attività pubblicistica a favore soprattutto dell'Italia.
1943
Pubblica "La Vera Vita: sociologia del soprannaturale", quale studio delle leggi sociologiche e delle esperienze storiche del spirituale della grazia.
1946
Finita la guerra, il 27 agosto lascia l'America per far rientro in Italia.
Giunge a Napoli il 5 settembre.
Si trasferisce a Roma presso la casa generalizia delle Suore Canossiane.
Non entra a far parte della DC, pur mantenedo buoni rapporti con il partito.
1950
Pubblica "Del metodo sociologico", ultimo lavoro sulla sociologia.
1952
Il 17 dicembre il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi lo nomina senatore a vita.
Sturzo aderisce al gruppo misto.
1953
Pubblica "Coscienza e politica", a completamento dell'altra opera, "Politica e morale", pubblicata nel 1938.
1959
Muore a Roma il 18 agosto e viene sepolto nella cripta di S. Lorenzo al Verano.
Il 3 luglio 1962 la salma viene traslata e tumulata nella chiesa del SS. Salvatore in Caltagirone.
2001
Il 10 dicembre il cardinale Camillo Ruini, vicario della diocesi di Roma, emette l'editto per iniziare la raccolta
di informazioni circa la vita e le virtù di don Luigi Sturzo.
tratta dal libro di Salvo Millesoli "Don Sturzo. La carità politica." edizioni Paoline, 2002